lunedì 20 maggio 2024

Buona notte e sogni d'oro!


Quando stamattina la mia cliente è uscita dal distretto sanitario dopo aver fatto la vaccinazione contro l’Herpes zoster (fuoco di Sant’Antonio), mi ha raccontato di aver sentito strillare di paura e dolore bimbi di tre e sei mesi, mentre, in braccio alle loro mamme, venivano vaccinati contro qualcosa. Ebbene, non mi è proprio venuto da dire nemmeno un: “Poveri bambini!”. Non mi viene più in mente di avvisare gli adulti, che chiedono i miei servigi di autista, della pericolosità dei vaccini in genere, e di quello anti-Covid in particolare. Non è stanchezza, e nemmeno rassegnazione. Proprio non m’interessa del loro destino. Dormono? Sono ipnotizzati? Pazienza! Ognuno deve fare il suo percorso. Io ho già dato! Ho parlato abbastanza. Sia ciò che Dio vuole! “Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole”.

Il Diluvio della Bibbia è una copia


Fonte: Il pianeta dei falsi Dei 

Tavola cuneiforme che riporta il Poema di Atraḫasis (il Noè che conosciamo) la versione babilonese in lingua accadica del diluvio universale. Questa tavola è stata rinvenuta a Sippar ed è oggi conservata presso il British Museum di Londra. Durante un’assemblea della comunità archeologica tenutasi a Londra nel 1972, venne annunciato che tra migliaia di tavolette rinvenute in Mesopotamia era stata scoperta una versione del diluvio precedente a quella della Bibbia. Da quel giorno altre versioni sono state recuperate e mostrate al mondo. A seconda delle culture di appartenenza cambiavano i protagonisti, ma i contenuti della narrazione rimanevano pressoché invariati.

Lo si vedeva raramente


Fonte: Antica Via del Sale da Varzi a Sori/Camogli cammino Patranico

Alicone: Il Lupo Bianco del Monte Bogleglio. Nel cuore dell’Appennino Ligure, dove le vette abbracciano il cielo e i boschi nascondono storie antiche, si narra di Alicone, il Lupo del Monte Bogleglio. Un gigante buono, alto 4 metri, con un manto bianco come la neve immacolata che copre le nostre montagne in inverno. Alicone non era un lupo qualunque; era un simbolo di forza e gentilezza, un guardiano silenzioso che vegliava sui paesini appenninici del nord Italia. La sua figura maestosa era vista raramente, ma la sua presenza era sempre sentita. Era amico dei pastori, protettore dei viandanti e compagno di giochi dei bambini che osavano avventurarsi nei suoi domini. La leggenda racconta che Alicone fosse nato da una nevicata particolarmente magica, quando i fiocchi danzavano al ritmo del vento creando forme viventi. Da quel manto di neve emerse lui, grande e maestoso, con occhi che riflettevano la luce delle stelle. Con il passare degli anni, la storia di Alicone è diventata parte del folklore locale, un racconto tramandato di generazione in generazione. Oggi, quando la neve cade silenziosa sul Monte Bogleglio, alcuni giurano di vedere la sua sagoma muoversi leggera tra gli alberi, un promemoria che la natura nasconde meraviglie che vanno oltre la nostra comprensione.

Spero che questo post possa far rivivere la magia di Alicone e ispirare tutti noi a guardare la natura con occhi pieni di meraviglia e rispetto.

domenica 19 maggio 2024

Una domenica qualunque di un naturalista misantropo


Se è vero che un’immagine vale più di mille parole e se volessi attirare con essa l’attenzione degli utenti dei social (e anche quella degli utenti del blog), quale delle quattro seguenti foto dovrei usare per prima? Una talpa morta? Un campo di papaveri? Mucche che ruminano placide? Un’altana di cacciatori? 



La talpa morta rinnoverebbe l’accusa nei miei confronti di essere un tantino necrofilo, perché pubblico spesso animali morti, e a nulla varrebbe che io facessi notare che le talpe, forse per non contaminare il loro ambiente di vita sotterraneo, vengono a morire in superficie, così da lasciare ai loro discendenti conspecifici il terreno incontaminato dai batteri della decomposizione. E aggiungerei, come scivolo mentale, che a ucciderla siano stati i pesticidi usati dai contadini, sulla base dei sensi di colpa che, a partire dagli anni sessanta, ci avviluppano quando parliamo di natura e agricoltura.


Indovinate per cosa ho votato!


Autore del sondaggio: Gufone Pesantone 

Chi credi che abbia creato l'uomo?

L'evoluzione 10%

Dio 52,7%

gli alieni 23,1%

il caso 14,2 %

(260 voti, finora)

L'esistenza è orribilmente meravigliosa


Testo di Wegan

In questo frullatore, in questa centrifuga, che viene spacciata per "esistenza", non viene più consentito di fermarsi a riflettere e ad osservare i mille volti della Vita, a cercare di comprenderne il significato.
E soprattutto non è concesso di provare rispetto per ogni forma di essere vivente, che alberga su questo pianeta.

Ciò che ci affratella – piante, animali ed umani - è l'essere tragici attori, inconsapevoli pedine, di un macabro gioco, in cui ciascuno sopravvive solo a spese di un altro.
E' il concetto che coniai diversi anni or sono: mangiare ed essere mangiato, secondo la filosofia del Demiurgo assassino.

In un'eterna giostra, legati l'un l'altro da un'inossidabile catena, che viene astutamente gabellata per equilibrio, per ecologia, ma i cui anelli – noi tutti esseri viventi – sono obbligati a rimanere eternamente legati nella condizione vicendevole di vittime e di carnefici, a turno, continuamente e senza tregua, consumiamo e veniamo consumati, divoriamo e veniamo divorati, in un infinito divenire ciclico. 

Questa è la vera, orribile normalità, che pochi hanno la capacità e la forza, in cuor loro, di smascherare e di non accettare, almeno idealmente, perché spaventosamente agghiacciante nella sua assurdità ed ingiustizia.

Il coraggio di vivere

Silver Nervuti è rimasto impressionato da questo breve video e ha voluto imitarne i contenuti. Il video fa riflettere, ma è anche leggermente molesto. C’invita all’umiltà, ma allo stesso tempo ad avere coraggio. Il coraggio di vivere.




Hollywood de noantri


Testo di Pier Luigi Pinna

Questo è un bellissimo scatto in bianco e nero, dove si vedono assieme, nella cucina della famosa Trattoria della Sora Lella, a Roma, Alberto Sordi, Aldo Fabrizi, la Sora Lella (sorella di Aldo Fabrizi) e Anna Magnani. Tutti fantastici!

sabato 18 maggio 2024

Pastori e pecore, animali e animalisti


I campi erano tutti allagati e le capezzagne erano piene di pozzanghere, ma oggi ho voluto andare ugualmente in cerca di serpenti. L’ora era giusta, verso metà mattina, quando escono dai nascondigli per mettersi al sole, ma non ho avuto fortuna. Ho scelto un percorso diverso. Ho prima sentito il verso e poi, alzando gli occhi al cielo, le ho anche viste: erano quattro poiane in volo ascensionale. Due coppie, probabilmente. Stanno salendo al nord, forse in Germania o in Russia, per nidificare. A un certo punto, facendo slalom tra le pozze d’acqua, sono arrivato al “campo base” dei pastori. C’è la transumanza. Anche loro migrano come le poiane e vanno al nord, fermandosi però in provincia di Belluno, provenienti dalle pinete di Lignano e Bibione. Non c’era nessun umano, ma solo un cane maremmano, una pecora adulta e il suo agnello, in un piccolo, temporaneo recinto. Una piccola roulotte, con bombole di gas e bottiglie d’acqua all’esterno. Gli ultimi cento metri prima di arrivare a quel punto, erano cosparsi di escrementi ovini, impronte di unghie fesse e molte pozze di orina, dal tipico odore di urea. Il cane è rimasto zitto e fermo, disteso sotto le frasche. Io l’ho guardato e lui mi ha guardato. Né io mi sono avvicinato a lui, né lui si è avvicinato a me. Non ho osato fare un passo verso il recinto della pecora e del suo agnello, per non suscitare nel cane l’istinto di protezione del gregge. In silenzio, dopo un paio di minuti, ho ripreso la strada dalla quale ero venuto. Nessuno, a parte i tre animali citati, si è accorto di me. Avevo i piedi bagnati e provavo un certo disagio. Volevo tornare a casa per cambiarmi i calzini. I vecchi scarponi lasciano entrare l’acqua. Forse è ora di buttarli.


Imparare e disimparare


Fonte: Cultura Libera, ApertaMente 

Abbiamo capito che la terra è rotonda (due millenni fa); abbiamo capito che si muove (mezzo millennio fa). A prima vista sono idee assurde. La terra appare piatta e immobile. Per digerire simili idee, la difficoltà non è stata l'idea nuova: è stata liberarsi da una vecchia credenza che sembrava ovvia; metterla in dubbio sembrava inconcepibile. Siamo sempre convinti che le nostre intuizioni naturali siano giuste: è questo che ci impedisce di imparare. La difficoltà quindi non è imparare, è disimparare.

Carlo Rovelli, Buchi bianchi, 2023

Il triangolo e l'occhio mi ricordano qualcosa!


Testo di Lucy Medeiros

Tutti coloro che non sono sulla tua stessa frequenza evolutiva e spirituale si allontaneranno da te man mano che scoprirai sempre di più chi sei veramente! E coloro che sono sulla tua stessa frequenza energetica si sentiranno attratti da te e tu da loro. Comprenderai quanto sia meraviglioso e incredibile che le persone giuste appaiano in un modo così spontaneo e divino, proprio nei momenti in cui sentirai il bisogno di averle vicine. Scoprirai che tutto è energia magnetica.

Sarebbe interessante!

Fonte: Giugno Ravarinese 


Anteprima giugno ravarinese

Bufale scientifiche


Luca Perri e Serena Giacomin

31 Maggio 2024 ore 21

Piazza Martiri della Libertà

Ore 21 - Serena Giacomin ‘Bufale Climatiche’

Ore 22 - Luca Perri ‘Astrobufale’


Serena Giacomin, climatologa e divulgatrice scientifica, presidente dell'Italian Climate Network. Conduce le rubriche meteo e di approfondimento ambientale sulle reti Mediaset, La7 e le principali radio nazionali. Autrice con Luca Perri di Pinguini all'equatore.


Luca Perri, astrofisico e divulgatore presente su Instagram e YouTube e attualmente volto di Noos di Rai1 e del Kilimangiaro su Rai3. Ha scritto un libro "Pinguini all'equatore" ha partecipato al documentario Infodemic, sull'infodemia insieme a Barbascura.

venerdì 17 maggio 2024

Il seminatore volante


Fonte: Cose fighe

Un paracadutista si lancia con più di 100 milioni di semi in Amazzonia. Il paracadutista Luigi Cani ha trasportato 100 milioni di semi in una remota area deforestata dell'Amazzonia. Sono stati trasportati in una scatola di legno biodegradabile di oltre 1 m³ per 300 kg. Luigi si è tuffato a 300 km/h. Ha anche detenuto il record mondiale per il paracadute più piccolo del mondo nel 2020. I semi raccolti per il progetto hanno un tasso di germinazione superiore al 95% e non necessitano di alcun intervento umano per germinare.

Incontri ravvicinati con intelligenze superiori


Fonte: Giustizia Animalista

“Quando l'ho catturato era giustamente terrorizzato, lottava offrendomi uno o due tentacoli, sperando fossi una murena (amico mio, io e i miei consimili siamo assai peggio di qualsiasi murena). Col pensiero gli dicevo "tranquillo, non voglio farti male ma solo spostarti da qui, ci passa troppa gente", che pensiero stupido. Si è calmato, allora ho mollato la presa. Si è spostato dietro il mio braccio e mi guardava. Istintivamente sapeva che il pericolo viene dai miei occhi, e se ne teneva distante, ma non riusciva a non guardare. Poi ha aderito totalmente alla mia pelle, leggerissimo, senza presa, ma ben ancorato con le ventose centrali. I tentacoli mi toccavano appena ed ho capito che mi stava studiando, cercava di capire. La sua colorazione, inizialmente bianca di terrore, poi rossa di lotta adesso era moderatamente mimetica, tranquilla. Solo i due tentacoli frontali, più scuri, fiammeggiavano di coraggio e di curiosità. Il patagio tra i tentacoli si era allargato ad avvolgermi. Cosa voleva prendere da me? Un pensiero mi ha attraversato la mente, come se non fosse mio, come se venisse da fuori entrato dalla mia pelle. Il calore! Gli piaceva? Gli interessava? Lo voleva "capire"?


Un diamante è per sempre


Testo di Sergio Pastore

Avvengono tante cose che non sappiamo, non possiamo spiegare. Se l’evento ci rallegra o fa felici vorremmo ringraziare qualcuno (un Dio o un fato dalle sembianze umane), ci piace immaginare che quello sconosciuto qualcuno ci pensi e favorisca. Ma molto probabilmente, gli eventi semplicemente accadono, non c’è nessun fato o destino dietro di loro, nessun essere che ci somigli e ci pensi. Devo però ammettere che a volte trovo in un certo senso logica e appagante «l’eternità del tutto» (di ogni ente o fenomeno, dal più umile al più grandioso) del filosofo Emanuele Severino che ho letto - anche se con estrema fatica - per decenni. Dice Severino: tutto (ma veramente tutto, anche un moscerino) è da sempre e per sempre. Niente muore davvero, come siamo tutti portati a pensare. I fenomeni e enti che “apparentemente” muoiono e scompaiono, non sono distrutti per sempre, in verità “si eclissano” e … torneranno, riappariranno un giorno. Insomma, l’eterno ritorno (ma non so se l’eternità di Severino sia uguale all’eterno ritorno di Nietzsche).



L’asteroide può aspettare


Passata è la tempesta, odo le ranocchie far festa, e la civetta, tornata in su la via, che ripete il suo verso. Tutte le notti sono sveglio all’ora del Diavolo e il cervello mi lavora a mille, sfornando pensieri in quantità, a raffica, luccicanti e originali, ma non sempre ho voglia di metterli per iscritto. Quando mi succede, accendo il computer e li registro sul silicio, perché è così che noi moderni prendiamo nota e mettiamo per iscritto le nostre idee. Così, dopo aver ascoltato con piacere le mie rane innamorate, la civetta che era da tanto che non si faceva sentire e il commento di un’utente di facebook riguardo al cantante svizzero dal sesso indefinito che dicono abbia vinto una gara canora da qualche parte nel mondo, ma non troppo lontano da noi, mi sono venuti in menti alcuni pensieri, forse provenienti proprio dal Diavolo, vista l’ora, chissà!


giovedì 16 maggio 2024

Un animalista che difende Darwin


Giovanni Posa: Premesso che sono un etologo vegano e attivista animalista e che in tempi non sospetti mi son opposto al provveditore agli studi di Padova per la sua "trovata" pedagogica di invitare tutti i bambini delle scuole elementari ad andare al circo, dimentico che gli insegnanti godono del "privilegio costituzionale" di essere liberi nell'insegnamento...e ce mancherebbe che ce vene un provveditore a dirci quello che è giusto insegnare. Scarpati, provveditore agli studi all'epoca, di Padova e provincia, se lo sogna ancora la notte de esse finito sul giornale pe sta bella trovata! Ma scusa, hai mai letto qualcosa su Charles Darwin e la sua avventura sul "Beagle", il brigantino dove si imbarcò come naturalista? Fatto il peso con i tempi, è troppo facile giudicarlo adesso con tutti i guai che si è procurato per il suo "L’origine delle specie", nella sua comunità bigotta, lo trovo un vero insulto per un grandissimo della scienza naturale e soprattutto un insensato moralismo a ritroso. No, perché allora non condannare anche tutti i popoli raccoglitori e cacciatori del Paleolitico, come i Cro magnon? Per non parlare dei Neanderthal! Come diceva il principe De Curtis, in arte Totò, “ma mi faccia il piacere!”.

Me: Alle medie avevo una vera venerazione per Darwin. Ho finito da poco di leggere "Viaggio di un naturalista intorno al mondo" e quand'ero maestro elementare ho avuto anch'io i miei grattacapi con i genitori dei bambini. Una volta il Provveditore agli studi di Udine mi mandò a chiamare e mi pose la fatidica domanda: "E' vero che lei insegna solo educazione ambientale?". All'epoca ero supplente. La cosa peggiore, dell'abitudine dei naturalisti ottocenteschi (e anche novecenteschi) di ammazzare gli animali, è che hanno fatto scuola e ancora oggi ci sono naturalisti che, se potessero, uscirebbero con il fucile piuttosto che con la macchina fotografica. Io ci litigo continuamente sui social. Ce n'è tantissimi!


Desideravo un serpente e qualcuno mi ha accontentato

Due cose Esculapio ed ENKI hanno in comune: l’amore per l’umanità e il serpente. Mentre ENLIL, il militare, aveva per simbolo l’aquila, il suo fratellastro ENKI, lo scienziato, aveva per simbolo il serpente. E mentre ENKI, sotto forma di serpente, cercò di sottratte Adamo ed Eva alle grinfie di ENLIL, nel laboratorio militare dove venivano sottoposti ad esperimenti genetici, Esculapio cercava di alleviare i malanni degli uomini, essendo quindi tenuto da tutti in grande considerazione. In ogni tempio dedicato ad Esculapio, i sacerdoti tenevano un serpente e chi ne avesse ucciso uno nel tempio, avrebbe commesso un grande sacrilegio. Esculapio era un Dio minore, cioè un ibrido tra un Anunna e un terrestre. Non si sa chi siano stati i suoi genitori, perché questa informazione si è persa nei meandri del mito. Chi dice una cosa, chi dice un’altra. E anche della sua progenie non si sa niente di sicuro. Si sa solo che due suoi figli, Macaone e Podalirio, seguirono le sue orme, diventando entrambi medici. Il naturalista novecentesco Giuseppe Scortecci ha definito il Colubro di Esculapio come “serpente tipico”, ovvero con le caratteristiche anatomiche che ci si aspetterebbe da un serpente. Volgarmente è conosciuto con il nome di Saettone, data l’agilità con cui fa perdere le sue tracce. Se domenica 12 maggio sono riuscito a prenderne uno per la coda è perché non si era ben termoregolato, cioè non era ancora...”cotto” a puntino, ma ancora un po’ intontito per il freddo della notte. Sempre secondo Giuseppe Scortecci, il nome latino di questa specie di ofido è Elaphe longissima, ma poi, in tempi successivi, qualche tassonomista lo ha chiamato Zamenis lungissimus, nome che detiene tuttora. Se di tanto in tanto vengono fatti questi cambiamenti di nome è perché vengono scoperte nuove specie, oppure, meglio, perché si fanno spostamenti di specie da un genere ad un altro. Insomma, si mette ordine. Il “mio” colubro mi ha dedicato, obtorto collo, due giorni della sua vita, chiuso nel terrario, dove ha trascorso il tempo praticamente dormendo. Quando, dopo circa 50 ore l’ho liberato, nello stesso luogo della cattura, mi è sembrato del tutto a suo agio e tranquillo. Ma, benché trattato con il massimo rispetto e le massime cure nel manipolarlo, sono sicuro che le critiche di quelle anime belle degli animalisti, non mancheranno. Spero che per tale mio sopruso nei confronti di un saettone, il Grande Serpente, che è chiamato diavolo e Satana, non mi abbia riservato un posto nel luogo caldo dove risiede e dove magari mi sta già aspettando.


Una buona notizia


Testo di Gabriella Dimastrodonato 

L’orsa JJ4 (Gaia) lascerà il Casteller e sarà trasferita in Germania. Per l'animale che il 5 aprile dell'anno scorso uccise Andrea Papi a Caldes si fa concreta l'ipotesi di trasferimento al parco orsi e lupi nella foresta Nera in Germania, dove da aprile 2021 vive la sorella Dj3 e dove nel 2010 era stata trasferita anche la madre Jurka. A darne notizia è il Corriere del Trentino, notizia confermata dalla Provincia che l'aveva catturata per abbatterla.

Boleti giganti


Testo di Pino Maggiolo

In questa fotografia è ritratto mio padre, buonanima. Nell'autunno del 1969 aveva trovato nei monti di Santadi due funghi (classificati Boletus lepidus) dal peso rispettivo di 45 e 37 chilogrammi. (pesati senza gambo!). Il più piccolo fu consegnato alla facoltà di biologia dell'Università di Cagliari, mentre il secondo, quello di 45 kg e ormai in parziale disfacimento, è quello riprodotto in questa fotografia. Posso dirvi che il fungo aveva un diametro di 60 cm. circa ed uno spessore in altezza di circa 30 cm.